Daniel Tzvetkoff: il ragazzo che uccise il poker online negli USA
Il mondo di Internet a stelle e strisce sta cercando di capire come reagire dopo la decisione shock dell’FBI di chiudere le tre poker room piu’ grandi Poker Stars, Full Tilt ed Ultimate Bet. Sicuramente avete sentito parlare molto di questo avvenimento epocale, ma forse non sapete chi ha permesso tutto cio’. Si chiama Daniel Tzvetkoff (nella foto) ed e’ un genio australiano, “enfant prodige” di Internet. Uno che, giusto per capire con chi abbiamo a che fare, mise su la sua prima impresa online e gia’ conosceva tutti i segreti dell-e-commerce. La sua storia incredibile e’ stata pubblicata sul giornale Courier-Mail, uno dei quotidiani principali dell’Australia. Cosa c’entra lui con l’FBI ed il blocco del poker on line negli Stati Uniti? Bhe, e’ stato lui a creare il mercato dell’online gambling in America e poi…lo ha messo su un piatto d’argento nelle mani dei federali. Daniel fu il primo a realizzae i sistemi di pagamento online attraverso i quali poker room come Poker Stars e Full Tilt hanno generato miliardi di dollari in poco piu’ di dieci anni. Si pensa che ad un certo punto il giovane fu in grado di guadagnare la cifra stratosferica di $150.000 a giorno…si’, avete letto bene, a GIORNO. Il ragazzo, pero’, nonostante cio’ non era contento, forse perche’ vedeva che grazie a lui gli alti vertici di Full Tilt e Poker Stars ne incassavano dieci volte di piu’ al giorni, e cosi’ comincio’ a rubacchiare altre risorse finanziarie. Fu questo il suo errore, molto probabilmente dovuto anche alla sua giovane eta’: il rubacchiare gli costo’ una denuncia da parte di Full Tilt che dimostro’ di essere stata derubata di circa $100 milioni da Daniel. I guai non finiscono qui: il ragazzo viene arrestato l’anno scorso nel mese di aprile mentre si trovava a fare baccano a Las Vegas, accusato delle stesse cose di cui sono accusati i vertici dei colossi del poker online degli Stati Uniti, e cioe’ frode bancaria, frode online, e lavaggio di denaro sporco. In galera c’e’ stato per davvero perche’ le autorita’ americane non gli hanno dato la possibilita’ di pagare la cauzione ed essere libero, lui che di soldi ne ha tanti, ha cittadinanza australiana ed avrebbe potuto lasciare gli Stati Uniti molto facilmente. Il suo “incubo” finisce ad agosto quando trova un accordo con i federali: comincia a parlare e svela tutti i segreti relativi ai metodi di pagamento online creati per i siti di poker oggi chiusi. E’ cosi’ che l’FBI riesce ad incastrare i vertici delle poker room ed a bloccare le operazioni di poker online. E cosa succede a Daniel Tzvetkoff? Viene liberato dall’oggi al domani e se ne torna in Australia. Il ragazzo, in altre parole, tradisce chi lo ha reso miliardario. Davvero sono cambiate le cose a Las Vegas: se una cosa del genere fosse accaduta alcuni decenni fa, quando a costruire la mecca del gioco fu la Mafia, questo giovane genio oggi sarebbe seppellito da qualche parte nel deserto di Las Vegas.
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Administrator il aprile 19, 2011 alle 9:05 pm, ed è archiviato come Poker Online, Varie. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |