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Anche se e’ trascorso poco piu’ di un mese dall’infame “Black Friday”, il venerdi nero, quell’indimenticabile 15 aprile che mie fine al poker online negli Stati Uniti, e’ gia’ arrivato il tempo di fare qualche bilancio. Come ha influenzato il Black Friday la performance del poker online su scala globale? Quali sono state le conseguenze che Full Tilt e Poker Stars hanno dovuto subire dopo la loro dipartita dal mercato americano, che era quello piu’ grande e redditizio? Un analista puo’ facilmente prevedere che a beneficiare dal Black Friday siano state le poker room concorrenti ai giganti americani, ed in effetti un altro sito come Bwin ha visto crescere il tasso di registrazione dei giocatori di ben il 30% nel mese di maggio. PokerStars e Full Tilt, comunque, rimangono le poker room ancora oggi piu’importanti del mondo, nonostante la chiusura del mercato statunitense ha causato una diminuzione del traffico mondiale di ben il 16%. I giganti americani restano, quindi, ancora le poker room giganti a livello planetario e questo perche’ la loro presenza negli altri mercati, specialmente quello europeo rimane fortissima, grazie soprattutto alle ricche promozioni ed eventi live che organizzano in modo costante. Non c’e’ competizione da parte di altre poker room che non possono permettersi di lanciare eventi imponenti come quelli di PokerStars e Full Tilt. Come dice Dan Stewart, il fondatore del celebre PokerScout: “Poker Stars ha un torneo con montepremi garantito di $1 milione. Chi puo’ offrire un torneo di questa portata?”. La nostra modestissima domanda e’ la seguente: per quale motivo, nonostante gli stra-miliardi che queste poker room continuano a guadagnare, i giocatori americani che si sono visti bloccati i conti non sono stati ancora rimborsati?

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