Italiani e gioco: un grande amore immutato
Tanti auguri alla nostra magnifica Italia che ha da poco festeggiato il suo 150esimo anno. Il nostro e’ sempre stato un Paese molto affezionato al gioco al cui fascino non puo’ resistere. Fonti ufficiali dicono che gia’ gli antichi Romani avevano il costume di praticare scommesse sui gladiatori vincenti attraverso sesterzi. Molto praticato era anche il gioco dei dadi che a quei tempi venivano realizzati con l’avorio. Con passare dei secoli gli italiani hanno fatto conoscere i loro giochi di carte ed il lotto in tutta Europa. Nel 1410, infatti, nacque il cosidetto mazzo di carte denominato “Italia 2”, che rappresenta il mazzo piu’ antico del continente europeo. Nel 1638, invece, venne legalizzato il primo casino live a Venezia, chiamato “Ridotto”, anche se le bische clandestine erano sempre esistite, come dimostra anche quel meraviglioso dipinto di Caravaggio intitolato “I bari” (nella foto). La prima forma di Lotto fu creata a Genova nei primi del 1500, mentre a Milano venivano preferite le “borse di ventura”, con estrazioni simili a quelle dei giorni nostri. Coma si sviluppo’ il gioco negli anni del Fascismo? Inizialmente Mussolini aboli’ il gambling, ma dovette ricredersi perche’ erano troppi gli italiani che varcavano i confini per andare a giocare a poker e ad altri casino games nelle vicine Svizzera e Francia. Per far si’ che gli italiani restassero in Italia per giocare ai loro giochi casino preferiti, venne inaugurato nel 1927 il casino di San Remo, e poi il Casino di Campione d’Italia nel 1933, ed il Casino di Venezia nel 1937. Le scommesse ippiche furono ufficializzate nel 1942 attraverso la legge Mangelli (Paolo Orsi Mangelli era un celebre allevatore equino). Un’ultima curiosita’: Pio VI nel 1785 decise di finanziare le Opere Pie attraverso i proventi del gioco del Lotto.
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Administrator il marzo 18, 2011 alle 2:03 pm, ed è archiviato come Giochi Casino, Scommesse Sport, Varie. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |