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Il mondo del poker ha dato l’addio a Jack Ury (nella foto) che dopo 97 anni muore nella sua casa di sempre a Terra Haute, Indiana, questa settimana. Il veterano della US Navy ha servito gli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale e poi divenne un impiegato delle poste alla fine del conflitto finì. Jack è stato sposato per oltre 66 anni con Elizabeth, morta un paio d’anni prima, nel 2008. Il simpatico Jack Ury sarà ricordato con affetto non solo dalla sua estesa famiglia che comprende anche bis-nipoti, ma da tutti gli appassionati del gioco poker per essere il più vecchio partecipante che ha preso parte alle World Series of Poker. Il primo viaggio di Jack Ury al Casino Rio di Las Vegas per il Main Event avvenne nel 2007, quando l’allora 94enne si reco’ insieme a suo nipote, Seth Harrol. Nonostante fosse su una sedia a rotelle, con solo il 20% rimanente visione in un solo occhio, il soldato indomito è riuscito a sopravvivere per 16 ore fino alle 4 del mattino. Fu eliminato all’inizio del Day 2, e lascio’ il tavolo dicendo una frase memorabile che lasciamo in originale: “I can’t walk, I can’t see, can’t hear, but I can still play poker! I’ll be back again next year… if I’m still alive!”. Traduzione: “Non posso camminare, non posso vedere, non posso sentire, ma posso ancora giocare a poker! Tornero’ di nuovo l’anno prossim…se sono ancora vivo”. Era proprio un grande. Divenne celebre nel 2009, di nuovo al main event delle WSOP durante una mano particolare in cui riusci’ a battere la Full House di Friedlander Stephen (7-6) su un flop 7-6-6, tenendo una coppia di 7. In quell’occasione Jack slow-rolled la mano in modo cosi’ eccessivo che quei burloni membri del celebre forum di poker “TwoPlusTwo” dichiararono quella giornata: “National Slowroll Day”, in suo onore. Nei circoli di poker, Jack Ury sarà ricordato per sempre per il suo contributo al WSOP che ha reso un evento piu’ folkloristico. La sua passione per il gioco poker e’ stata e rimane fonte di ispirazione per quelle persone che ha incontrato durante il suo lungo cammino e, ne siamo sicuri, influenzera’ in modo positivo tutti gli appassionati che vorranno interessarsi alla sua biografia in futuro. Rest In Peace, simpaticissimo Jack Ury, l’Uncle Jack del poker.

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