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Tutti lo conoscono come Max Pescatori, ma il suo reale nome è Massimiliano Pescatori, probabilmente fino ad ora il più famoso giocatore di poker Italiano, è uno tra i tanti professionisti di questo gioco e la sua storia è una delle più interessanti. Chiamato da molti “the Italian Pirate” per la sua abitudine a vestire una bandana tricolore quando si siede ai tavoli di tutto il mondo e certamente molto conosciuto in tutti i cainò degli States. La foto di Max è addirittura in copertina sul gioco ufficiale delle WSOP e questo è certamente un attestato di grande stima per il campione Italiano.
Nato nella provincia di Milano da una famiglia normale, lavorava in un supermercato come addetto alle vendite. Scriveva recensioni per videogames per una rivista e la passione che lo ha sempre trasportato è quella per il gioco. Spesso con gli amici organizzavano giri al Casinò di Campione per sfidare la fortuna.
Pescatori conosce il Texas Hold’em e la sua vita cambia drasticamente, si interessa anche a tutte le varianti dei giochi americani, e dopo avere messo via qualche soldo parte per l’avventura in terra Americana, partendo proprio per Las Vegas. I suoi famigliari pensarono subito che il giocvane Max avesse perso il lume della ragione, ma Massimiliano aveva le idee chiare in testa. Una volta presa la liquidazione dal suo posto di lavoro e venduta la sua vecchia macchina (una Peugeot 106) prende l’aereo verso Sin City. Partire senza praticamente sapere nulla nemmeno l’inglese era veramnte un passo nel vuoto. Il primo contatto con i casinò americani fù difficile e non sarebbe stato il primo ascottarsi, chiedere a Daniel Negreanu per conferme.
Il gioco con il quale iniziò fù uno dei più di fficili, il Seven Card Stud, ma l’avvio non fù buono e ripiegò sul Texas Hold’em una disciplina nettamente più semplice e che garantisce in ogni caso premi molto più alti. Partì subito giocando ai tavoli No Limit ma la sua tecnica era ancora molto grezza. La svolta avviene grazie all’aiuto del marito di Jennifer Harman, MArco Traniello, si conoscono al tavolo e date le comuni radici nel bel paese stringono amicizia subito. MEntre la grande campionessa gioca ai suoi tavoli invita Max a sedere dietro di lei per imparare un po’ come gioca un professionista al Bellagio. L’esperienza è di quelle che non si possono dimenticare visto che la Harman giocava sempre a tavoli high stakes nei quali i bui erano 4,000/8,000$ cifre incredibili. Max cercò di carpire tutti i segreti dalla campionessa e di lì a poco i primi risultati arrivarono. Vince 2 tornei di Texas Hold’em No Limit, uno dei quali a Los Angeles era il Legend of Poker Bycicle con addirittura 550 iscritti. La bandana divenne da subito il suo simbolo distintivo ed il suo soprannome arrivò di conseguenza. Ultimate Poker Challenge fù il suo trampolino, infatti gli eventi furono mandati in onda per 3 mesi e Max in quel periodo arrivò a 8 tavoli finali iniziando a farsi conoscere.
Nel 2006 la svolta, il primo braccialetto delle WSOP giocando nell’evento $2500 Hold’em No Limit e guadagnando quaisi 700,000$. Nel 2007 a sanremo vince il Main Event della prima tappa del campionato Italiano e si aggiudica altri 100,000 Euro. Nello stesso anno entra a far parte del Team di FullTIlt.
Nel 2008 è ancora una volta campione alle WSOP nel $2500 mixed game contro 456 altri concorrenti. Vince quasi 250,000$ e nel 2009 viene sponsorizzato da una poker room del bel paese Gioco Digitale. Il totale delle vittorie di Max Pescatori è di circa 2,800,000$.

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