Notizie sul difficile momento per il poker online in USA


Due sono le notizie importanti:

la prima è che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha rigettato, con un documento di ben 24 pagine, il reclamo sulla presunta incostituzionalità dell’UIGEA (Unlawful Internet Gambling Enforcemente Act), la legge che due anni fa ha reso illegali molte attività di gaming online. Il reclamo era stato presentato nel luglio scorso dall’iMEGA (Interactive Media Entertainment and Gaming Association), che adesso ha 15 giorni di tempo per replicare alle argomentazioni del Governo. I vertici dell’iMEGA si dicono peraltro fiduciosi di riuscire a cambiare una legge che è nata con enormi difetti, inducendo lo Stato ad un ragionevole compromesso, che salvaguardi l’esistenza del gaming online e i diritti di migliaia di persone che lavorano nel settore, oltre a quelli di milioni di utenti.

Ma arriva anche la notizia che Microgaming ha appena avviato le procedure per bloccare l’accesso ai suoi siti da parte dei residenti in 13 stati degli USA. E’ uno dei primi segnali di quell’effetto domino che si temeva quando un giudice del Kentucky si era pronunciato in favore della chiusura di alcuni siti di gaming online ai residenti di quello stato. Microgaming è infatti uno dei più affermati networks del settore che, oltre a un gran numero di poker casino online, fornisce il software a decine di siti poker online.

Il provvedimento mirerà ad escludere dall’accesso ai propri siti web i residenti in quegli Stati che abbiano, nel proprio ordinamento, leggi in qualche misura contrarie al gaming online.
Continua invece la crescita costante per il poker italia con un numero sempre maggiore di nuovi giocatori.