E’ molto interessante scoprire che dopo avere associato l’arte del gioco del poker a diverse attivita’ (sport, strategia, ecc…), anche alcuni esponenti del mondo politico paragonino il poker alla politica stessa. Uno di questi personaggi e’ Adinolfi, giunto quarto alle primarie del Partito Democratico, oggi guidato da Veltroni. Adinolfi e’ un pokerista a tutti gli effetti, avendo partecipato alle WSOP a Las Vegas quest’estate. Nel suo blog, tra le altre cose, parlando del poker dice: “Quando inizi una mano di poker devi aver chiaro che potrà essere ordinaria amministrazione oppure il momento in cui ti devi assumere il massimo dei rischi. Per vincere a poker verrà sempre l’attimo del rischio assoluto, del dentro o fuori. I politici nostrani sono invece dei giocatori estremamente “tight” (gergale per “chiusi”), non vogliono mai sentirsi dire “player out” (sei fuori) e per loro l’importante è tenere vivo il posto al tavolo, anche se il trascorrere del tempo erode le loro chips e di conseguenza immobilizza ogni loro potenzialità”. Davvero molto interessante. Per par condicio, sarebbe bello sapere chi sono gli appassionati di poker online o di siti poker della coalizione di centro-destra.

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