Quello del modello di poker on line francese e’ l’esempio di mala gestione da parte del governo che di fatto sta strozzando il mercato. Da molti mesi ormai le poker room transalpine stanno facendo una guerra all’Arjel, l’agenzia governativa che regola il mercato dei giochi online (i nostri monopoli AAMS), per cercare di convincere le autorita’ a ridurre le tasse a cui sono soggette (molto elevate), senza successo. La situazione sta ora addirittura peggiorando a causa delle nuove normative sempre piu’ restrittive. A partire dal primo mese dell’anno prossimo, infatti, il bonus poker sul primo deposito sara’ limitato, cosi’ come sara’ limitata l’acquisizione di nuovi giocatori attraverso fonti esterne, come l’attivita’ di affiliate marketing o PR, che avra’ un tetto massimo di 5 player al mese. Si tratta davvero di misure a dir poco assurde e ridicole che limitano drasticamente l’operato dei diversi siti Texas hold poker in Francia. Molti esperti pensano che alla fine voglia privilegiare solo le solite due o tre poker room, creando cosi’ una situazione quasi monopolistica. In questi ultimi mesi abbiamo assistito alla chiusura di molti siti poker in Francia e queste nuove leggi potranno solo rendere la situazione ancora piu’ drammatica per i piccoli/medi operatori che non avranno la possibilita’ di lanciare quelle attivita’ promozionali volte a creare il brand ed acquisire nuovi giocatori. Speriamo che il governo italiano non segua l’esempio di quello francese, il quale sta dimostrando poco rispetto nei confronti degli appassionati francesi del poker on line.

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